12 gennaio 1951
Pio XII
Pio XII 
Breve «Quoniam omne datum» 
l’Arcangelo Gabriele, Patrono delle telecomunicazioni
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Fonte: Acta Apostolicae Sedis, 44 (1952), pp. 216-217. - online
 
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Quoniam «omne datum optimum et omne donum perfectum desursum est, descendens a Padre luminum» (lac 1,17), divinam est admirari sapientiam, cum homines, tot inventis usi, quae horum temporum peperit ingenium, elettrica vi possunt tum verba ad absentes quam celerrime transcribere, tum ex locis valde longinquis inter se colloqui, tum nuntios per aethereas undas mittere, tum denique rerum eventuumque imagines ante oculos relatas, etsi iidem procul commorantur, praesentes conspicere.

Eiusmodi instrumenta, ad artis rationem fatta, ut ad perniciem possunt plurimum, si recta mente non exerceantur, ita, si ut addecet usurpentur, multum multumque valent ad fraternam hominum communitatern fovendam roborandamque, ad eorum excolendam vitam, ad liberales artes et ad ingenuas disciplinas quam latissime propagandas; atque ad religionis praecepta impartienda, ad supremi pastoris vocem e petriano solio editam usquequaque gentium proferendam, et ad publicas supplicationes, ubique terrarum hac ope resonantes, mirabili quadam animorum unitate ad divinam erigendas Maiestatem.

Quamobrem Sancta Mater Ecclesia progredienti huic populorum cultui non solum numquam offecit sed curae habuit et habet eum alere, provehere ac tutari quam maxime; quandoquidem quidquid veri, quidquid novi indagando attingitur, id veluti quoddam divinae mentis vestigium divinaeque potentiae indicium agnoscendum est. Hac de causa valde opportunum esse putamus mirabiles has artes earumque opifices ac ministros peculiari perfrui beneficio caelesti peculiarique superno praesidio.

Cum autem complures viri eximii, [...], supplices ad nos preces admoverint, ut sanctum Gabrielem Archangelum, qui mortalium generi, tenebris obvoluto ac saluti suae paene desperanti, exoptatum detulit humanae Redemptionis nuntium, caelestem apud Deum patronum suum suorumque sodalium renuntiaremus; nos has preces, [...] Sanctum Gabrielem Archangelum harum artium earumque opificum et ministrorum caelestem apud Deum Patronum constituimus ac declaramus, omnibus adiectis honoribus ac privilegiis liturgicis, quae praecipuis huiusmodi Patronis rite competunt. [...].

Poiché ogni cosa ottima ed ogni dono perfetto viene dall'alto, discendendo dal Padre della luce (Gc 1,17), si può ammirare la Sapienza Divina quando gli uomini, servendosi delle invenzioni frutto della tecnica moderna, possono per mezzo dell'elettricità, sia trascrivere con la massima velocità le parole agli assenti, sia parlare tra di loro da luoghi molto distanti, sia inviare messaggi attraverso le onde dell'etere, sia infine assistere come presenti alla rappresentazione di cose e di avvenimenti lontani.

Tali apparecchi, costruiti secondo le regole della tecnica, recano grande rovina se male usati, mentre il loro retto uso può moltissimo promuovere e rafforzare l'unione fraterna tra gli uomini e ingentilire la loro vita e largamente diffondere la cultura. Essi possono inoltre servire per impartire gli insegnamenti della religione, per diffondere in ogni luogo la voce del supremo pastore che parla dalla Cattedra di Pietro e per rivolgere alla Maestà Divina le pubbliche suppliche che si levano da ogni parte della terra, riunite per mezzo di essi in una mirabile fusione di anime.

Perciò la Santa Madre Chiesa non solo non si oppose mai a questo progresso dell'umanità, ma anzi lo protesse e lo protegge al massimo, poiché ogni verità ed ogni nuova scoperta si deve riconoscere come indice ed impronta della intelligenza e potenza di Dio. Per queste ragioni ci è sembrato molto opportuno che queste mirabili tecniche, e gli addetti ai suoi servizi e dirigenza, godessero di un particolare celeste beneficio e di uno speciale celeste patrocinio.

Siccome parecchi personaggi [...] ci hanno rivolto le loro suppliche affinché dichiarassimo loro celeste patrono, e di tutti gli addetti alle telecomunicazioni, san Gabriele Arcangelo, il quale recò il desiderato annuncio della Redenzione al genere umano, avvolto nelle tenebre e disperante della propria salvezza, molto volentieri [...], accolte quelle preci [...] stabiliamo e dichiariamo san Gabriele Arcangelo celeste patrono delle telecomunicazioni e dei loro addetti e dirigenti, con tutti e singoli gli onori e privilegi liturgici che, secondo il rito, spettano ai patroni principali di associazioni [...]